Il 22 gennaio l’anniversario della coppia, che è legata da oltre un decennio. Checché ne dica Alan Friedman
Tra ottobre e novembre dello scorso anno – in piena campagna elettorale per le presidenziali – i media mainstream avevano dato i Trump come prossimi al divorzio. Melania sembrava dovesse fare le valigie da un momento all’altro, per inseguire fantomatici risarcimenti milionari. C’era chi parlava della “liberazione dalla schiavitù” del marito, come se la vita della First Lady fosse stata quella di una donna che sopravvive alle limitazioni tipiche dei paesi musulmani.

A tre mesi di distanza, lasciata (per il momento) la Casa Bianca, Melania e “Big D” passeggiano ancora mano nella mano, e proprio ieri hanno festeggiato quindici anni di matrimonio. Un’unione che al contrario di quanto sostengono i mass media li porta a condividere anche l’attività politica, tanto che Trump ha affidato alla consorte l’inizio del discorso di congedo del 20 gennaio. “E’ molto amata dagli americani”, ha detto Trump, prima di ringraziarla con un “sei stata molto brava”.
Di tensioni, insomma, non se ne vedono, mentre l’accanimento della stampa verso la coppia presidenziale è più che tangibile. Il Sunday Mirror non si arrende e parla di un “divorzio da 50 milioni di dollari” e della “custodia di Barron”, il piccolo di casa, mentre commentatori come Alan Friedman definiscono a cuor leggero Melania Trump una “escort”. Per lei, però, non c’è nessuna levata di scudi da parte delle femministe.
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