Il governo e i suoi super funzionari sembrano voler indorare la pillola. Rischi, tollerabilità, necessità? Quattro petali rosa, uno spruzzo di ambientalismo ed è tutto dimenticato
Il vaccino ci farà rinascere come la natura rinasce in primavera, riempirà l’Italia di fiori, quelli dei gazebo e quelli delle cartine che mostrano i gazebo della felicità. Non è Bradbury e neppure Zamjatin, ma l’ultima partorita dal governo e dai suoi super funzionari. La distopia “petalosa” dovrebbe servire – a leggere tra le righe di quanto dichiarato – ad indorare la pillola. A far credere agli italiani di starsi recando in una sorta di padiglione da Expo che trasuda Lascienza dell’archistar di turno, in un tripudio di rovesciamento dell’ordine reale delle cose.

I rischi, le preoccupazioni, la tollerabilità, la necessità, la sperimentazione lampo? Tutte questioni dimenticate. Metti quattro petali rosa dentro un cerchio, ci spruzzi sopra un po’ di ambientalismo (perché sono biodegradabili e si alimentano da soli, mica cotica), inizi a parlare di “collaborazione pro bono” per tenere buoni gli italiani che continuano a vederci spese inutili e il gioco è fatto. Che valga la candela, però, è tutto da vedere, perché per quello è necessario che gli italiani ci caschino.

Direttore e Founder di Rec News, Giornalista. Inizia a scrivere nel 2010 per la versione cartacea dell’attuale Quotidiano del Sud. Presso la testata ottiene l’abilitazione per iscriversi all’Albo nazionale dei giornalisti, che avviene nel 2013. Dal 2015 è giornalista praticante. Ha firmato diverse inchieste per quotidiani, siti e settimanali sulla sanità calabrese, sulle ambiguità dell’Ordine dei giornalisti, sul sistema Riace, sui rapporti tra imprenditoria e Vaticano, sulle malattie professionali e sulle correlazioni tra determinati fattori ambientali e l’incidenza di particolari patologie. Più di recente, sull’affaire Coronavirus e su “Milano come Bibbiano”. Tra gli intervistati Gunter Pauli, Vittorio Sgarbi, Giulio Tarro, Armando Siri, Gianmarco Centinaio, Michela Marzano, Vito Crimi, Daniela Santanché. Premio Comunical (2014, Corecom/AgCom). Autrice de “I padroni di Riace – Mimmo Lucano e gli altri. Storie di un sistema che ha messo in crisi le casse dello Stato”. Twitter@Zaira_Bartucca
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