POLITICA
Sí della Commissione al Ddl Zan. E Forza Italia si svela progressista
Fino al 16 luglio i Gruppi potranno presentare gli emendamenti. Il solito giochetto di Lega, FI e FdI benedice l’avvio dei lavori

Che più di un canale sia stato scavato in direzione delle larghe (larghissime) intese tra Pd e Forza Italia, è cosa nota. Il coronamento delle trame politiche arriva peró oggi con il “segnale di apertura” dei forzisti al controverso Ddl Zan Scalfarotto, offerto in occasione dell’adozione del testo base da parte della Commissione Giustizia della Camera. Su questo, i Gruppi potranno presentare gli emendamenti fino al 16 luglio. L’obiettivo è accelerare (il coronavirus congela tutto ma non il lavorío che serve a trasformare la comunità Lgbt in una élite di incriticabili) e permettere l’avvio dei lavori prima della fine di luglio.
La presa di posizione di Forza Italia non deve stupire
Prevedibilmente, il testo del disegno di legge (che prevede pene severe come il carcere e multe salate per chi si macchia di una non meglio precisata “omofobia”, proprio come accadeva con gli psico-reati raccontati da Orwell in 1984) è stato accolto con favore dalla maggioranza. Non deve stupire “il segnale di apertura” di Forza Italia, visto che il disegno di legge ha tra i firmatari berlusconiani come Carfagna, Brunetta e Prestigiacomo. Contrari Lega e Fratelli d’Italia, ma lo schema della cosiddetta opposizione è il solito: uno dei tre partiti si sottrae a rotazione per dare un contentino all’elettorato, ma il muro, uniti, non si fa mai, né tanto meno si raggiunge una quadra anche parziale. Il giochetto sta permettendo all’Esecutivo Conte di godere a conti fatti di ottima salute, e sta facendo in modo che la maggioranza porti a casa indisturbata ogni misura, anche la più controversa e incostituzionale.
Il 16 luglio la manifestazione per dire no al Ddl Zan Scalfarotto
Annunciata una manifestazione contro il disegno di legge, che si terrà giovedì 16 a partire dalle 17 a Roma, in piazza Montecitorio. “Urleremo il nostro no al Ddl Zan e, perchè si sappia, stiamo superando le 100 piazze di protesta. Diverse di queste stanno sorgendo spontaneamente senza essere organizzate da noi. Il popolo è stufo che non si pensi al bene comune ma solo agli interessi di qualche lobby”, hanno fatto sapere i promotori dell’iniziativa.
POLITICA
Boris Johnson scatenato a Capri, canta e balla all’Anema e Core

(Adnkronos) – L’ex premier britannico Boris Johnson scatenato a Capri dove ieri, poco dopo la mezzanotte, è arrivato all’Anema e Core accompagnato dalla moglie Carrie e da un gruppo di amici. Microfono in mano, nel video Johnson canta e balla nel locale che si trova a un passo dalla celebre Piazzetta.
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cronaca
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POLITICA
Renzi: “Pier Silvio Berlusconi difende Meloni e attacca me, lascio Mondadori”

(Adnkronos) – Matteo Renzi lascia la Mondadori dopo aver “letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset”. Su X l’annuncio del leader di Italia Viva. “Oggi Pier Silvio Berlusconi è intervenuto a gamba tesa in difesa di Giorgia Meloni – scrive Renzi – Ha detto che il governo Meloni è il migliore d’Europa. Proprio mentre scopriamo che Nordio ha mentito al Senato, che Tajani si autodefinisce ‘uno sfigato’, che Piantedosi viene bloccato sulla scaletta dell’aereo in Libia ed espulso, che Lollobrigida sta gestendo i dazi facendo fare la bresaola in America e per amor del cielo non vogliamo sapere che cosa stiano facendo Salvini o Santanché o Giuli, bene, proprio adesso Berlusconi junior difende il governo Meloni. E come se non bastasse richiama all’ordine Tajani intimandogli di interrompere ogni battaglia sullo Ius Scholae. Da bravo maggiordomo, Tajani obbedisce”.
“In questo scenario – continua il leader di Italia Viva – Berlusconi junior attacca anche me. Evidentemente l’idea che si costruisca una tenda riformista fa paura a chi sostiene Meloni e anziché continuare a ignorarmi come fa Mediaset da mesi, oggi assistiamo a un attacco alla persona tanto sgarbato quanto evidentemente richiesto a Pier Silvio da palazzo Chigi. Penso che sia legittimo che Berlusconi junior abbia le sue idee e le difenda. Trovo inopportuno l’aggressione alla persona. Ma non sono un mediocre come tanti altri e dunque appena ho letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset ho comunicato formalmente alla Mondadori, società della famiglia Berlusconi per la quale ho scritto gli ultimi libri, che interrompo da oggi ogni collaborazione”.
“Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi. Posso rinunciare volentieri ai soldi di Berlusconi e della Mondadori ma non rinuncerò mai alla libertà di difendere la mia dignità e il diritto di dire che questo governo non è il migliore d’Europa – scrive ancora Renzi su X – Ma uno dei più ridicoli e imbarazzanti della storia repubblicana. Da quando ho iniziato la mia battaglia in difesa delle istituzioni ho ricevuto molte attenzioni da parte di palazzo Chigi: una legge ad personam sui compensi, un intervento sulla scorta, adesso perdo anche il mio editore. Ma non mi sono mai sentito così libero e orgoglioso di fare una battaglia vera e a viso aperto contro gli abusi del potere, da Almasri a Paragon. E il meglio deve ancora venire. Dunque grazie di cuore alla Mondadori, a Piemme, a tutti i bravissimi collaboratori del gruppo editoriale. Ma la libertà ha un prezzo. E io non resto in un gruppo dove l’azionista mi attacca sul piano personale. Non resto in un gruppo dove l’azionista difende a spada tratta la premier e attacca il suo oppositore più tenace”.
“Quello che so è che Silvio Berlusconi, Silvio dico (non Pier Silvio) non l’avrebbe mai fatto. Con lui ho litigato, ho avuto momenti di scontro durissimo, ho perso palazzo Chigi. Ma con lui c’è sempre stato un rispetto umano di fondo che oggi manca più che mai. Andiamo avanti con il sorriso e con la libertà nel cuore”, conclude l’ex presidente del Consiglio.
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politica
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POLITICA
Economia del mare, Bucci: “Italia molo nel mare, può vivere di blue economy”

Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci è intervenuto dal palco alla quarta edizione dell’evento “Economia del Mare” al Palazzo della Borsa di Genova, ribadendo l’importanza di Genova e della regione nel mondo della blue economy. Allargando, poi, il discorso anche al resto del Paese.
“Siamo una regione e una città che da 1.200 anni hanno capito che il mare è una grande via di comunicazione e serve per raggiungere i propri obiettivi – ha detto Bucci – in una striscia di terra tra le colline e il mare non c’era la possibilità di fare agricoltura e pastorizia, l’unica speranza per il futuro delle nostre città era andare per mare e fare commercio. Allora siamo diventati grandi naviganti. Genova nel 1600 era la città più ricca del mondo grazie a questa capacità. Siamo orgogliosamente i capisaldi della blue economy”.
Poi Bucci ha esteso il ragionamento anche al di là dei confini liguri: “Siamo contenti che il Governo abbia capito che bisogna investire in questa direzione, che ottomila chilometri di coste sono utili e servono per molte cose. Se non ci fossero le navi e i porti, l’economia del mondo morirebbe nel giro di quindici giorni. L’economia del mare non è solo chi fa le navi, chi fa commercio, chi studia, chi gestisce il porto, chi fa turismo, chi fa nautica da diporto”.
“Se fossimo bravi potremmo far vivere l’Italia sulla blue economy, siamo un ‘molo’ che si infila nel mare. Se sulla cartina geografica mettete il mare al centro, vi rendete conto che ogni punto del pianeta può essere raggiunto via mare. Ma se siete sulla terra, non potete raggiungere qualsiasi punto del pianeta. Tanto è vero che abbiamo dato la possibilità di far atterrare a Genova i cavi sottomarini per essere l’ingresso a Sud d’Europa”.
“C’è tanta strada da fare per portare la blue economy al livello che merita e se non lo facciamo noi, chi dovrebbe farlo? – ha concluso il presidente – mi aspetto che ci sia una richiesta al ministro Musumeci molto efficace per avere sempre più importanza e finanziamenti sull’economia del mare. L’amministrazione pubblica c’è e vuole essere leader nel settore. Servono coraggio, determinazione e visione”.
POLITICA
Emiliano: “Con ‘Tutta la Puglia che c’è’ si può approfondire successo regione”

“Il portale presentato oggi riepiloga tutte le azioni di governo dei 10 anni di legislatura. È una specie di rendiconto online che consente a chi ha tempo e voglia di andare ad approfondire in che cosa consiste in concreto il grande successo della Puglia. La crescita del Pil della Puglia è stata la più alta in tutta Italia ed infatti è stata il doppio di quella del paese negli ultimi sei anni”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’evento dal titolo “Puglia. A way of life”, tenutosi a Roma presso la Stampa Estera a Palazzo Grazioli.
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