A breve potrebbe non essere possibile dichiarare nei documenti di identità un sesso diverso da quello biologico, cioè da quello che ha stabilito madre natura
In Ungheria a breve potrebbe non essere possibile dichiarare nei documenti di identità un sesso diverso da quello biologico, cioè da quello che ha stabilito madre natura. In soldoni, un uomo che ha subito un’operazione chirurgica o che “si sente” donna, non potrà registrarsi come appartenente al sesso femminile. Se sembra un’ovvietà, bisogna capire i mutamenti legislativi prodotti nei vari Stati dopo le pressioni del mondo dell’associazionismo lgbt e dei partiti progressisti e radicali.
Aspetti cui Fidesz, il partito del primo ministro ungherese Viktor Orbàn, sta tentando di porre rimedio con un emendamento alla proposta di Legge T/9934. Se passasse alla lettura finale e se ottenesse l’approvazione, farebbe in modo che nei documenti venisse, semplicemente, indicato il sesso con cui si è nati piuttosto che le tendenze che si sono acquisite in età adulta. Niente di più che un dato oggettivo su un documento di identità che – tuttavia – ha scatenato le ire degli omosessuali.
Caro amico prima che caro lettore, Rec News ti ricorda che nella Costituzione sono regolati i Diritti inviolabili del cittadino. Essi riguardano il proprio domicilio, cioè il posto dove si abita: è il padrone o la padrona di casa che decide chi vi può accedere e cosa si può fare al suo interno. Ogni cittadino può circolare liberamente all’interno del territorio nazionale (Art.16), riunirsi pacificamente anche in pubblico (Art. 17), professare la propria religione (Art.19) senza limitazioni (Art. 20). Diritto inviolabile è l’espressione del proprio pensiero in forma scritta o parlata (Art.21). Secondo l’Articolo 32 della Costituzione, nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario (tamponi, vaccini, test, ecc.) se non è previsto dalla legge per gravi e documentati motivi. Allo stesso modo, può astenersene se le sue convinzioni religiose o sociali non gli consentono di ricevere trattamenti sanitari. Uno governo Democratico consente il confronto tra le varie forze politiche e include anche le forze d’opposizione. Un premier che agisce secondo principi democratici non fa le leggi da solo o con i tecnici, ma le sottopone al Parlamento.
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