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Roberto Lucano: L’Audi non l’ha comprata a me. E tra gli amici c’è chi minaccia di far chiudere il sito

La richiesta di rettifica ricevuta oggi. Poi le minacce e le pressioni a commento dell’articolo sulla bella vita dell’ex sindaco. I messaggi saranno consegnati alle Autorità assieme agli IP e a tutte le informazioni utili al reperimento dei responsabili

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Rec News - Lontani dal Mainstream. Direttore Zaira Bartucca

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica giunta da Roberto Lucano – il figlio dell’ex sindaco di Riace – in riferimento a un’articolo pubblicato ieri. La nota di colore (basata su aspetti accertati) l’unica che ci siamo concessi dall’ottobre dell’anno scorso dopo 45 pezzi di cronaca “pura”, ha causato diversi malumori nell’entourage di Lucano. Si rimanda, dopo il contributo che pubblichiamo in via integrale, alla lettura.

In merito ad un vostro articolo pubblicato dal titolo “Altro che esilio. Così Lucano si dà alla bella vita a due passi da Riace” sono qui a presentare formale richiesta di immediata rettifica, in quanto le informazioni contenute in tale articolo risultano non veritiere e lesive dell’immagine pubblica, mia, personale. Io, Roberto Lucano, figlio di Domenico Lucano; unico figlio maschio e perciò identificabile e riconoscibile dalle parole contenute del vostro articolo; non sono proprietario e né ho fatto acquisto di alcuna autovettura di lusso di marchio Audi, così come invece riportato dal vostro articolo. Io, a onor del vero, sono esclusivamente proprietario di un autovettura utilitaria di marchio “Ford Fiesta”, del 2015, comprata a rate e ancora non del tutto riscattata finanziariamente in quanto oggetto di contratto di prestito monetario bancario non estinto. Chiedo pertanto l’immediata e pubblica rettifica al suddetto articolo.

Le minacce e le pressioni a Rec News

“Per il vostro bene e futuro giornalistico vi consiglio di cancellare quest’articolo e di scriverne un’altro con scuse immediate”, oppure “proverò a far chiudere il vostro sito”. Sono due dei diciannove commenti in fase di moderazione altamente offensivi e dal tono minaccioso (in uno veniamo chiamati “pedofili” per aver parlato di Bibbiano!) giunti a corredo dell’articolo “Altro che esilio. Così Lucano si dà alla bella vita a due passi da Riace“. I messaggi in questione saranno sottoposti all’autorità giudiziaria e alla polizia postale assieme a tutti i dati acquisiti, onde accertarne la provenienza e i responsabili reali. Rec News, inoltre, si riserva di agire legalmente per tutelare la testata e il lavoro svolto. I commenti, che hanno l’evidente scopo di danneggiare la professionalità e il decoro del sito, verranno inoltrati nella loro interezza alle Forze dell’Ordine. Segnaliamo, inoltre, gli inviti telefonici giunti negli scorsi mesi dagli ex componenti (identificati) della maggioranza consiliare a “riflettere bene prima di scrivere”.

Le minacce a chi condivide i nostri articoli o parla del sistema Riace

Alle Forze dell’Ordine segnaleremo, inoltre, l’attività repressiva svolta da diversi utenti nei riguardi dei nostri lettori e di chi condivide i nostri articoli sul Sistema Riace. Il tentativo di censurarci – in netto contrasto con quanto previsto dall’Articolo 21 della Costituzione – sta avvenendo soprattutto su Facebook e su Twitter ma, ci viene riferito, non sono mancati pericolosi “faccia a faccia”. Questo limita, ovviamente, la nostra attività, le nostre capacità di diffusione e i ritorni pubblicitari con cui portiamo avanti il nostro lavoro. Rec News crede che la libertà dei cittadini di informarsi e di non subire ritorsioni per le proprie idee o per il coraggio di dire “basta” a un sistema criminale vada tutelata, così come deve essere garantita l’incolumità dei giornalisti che rischiano ogni giorno per informare e per dire la verità in un momento in cui questa viene sistematicamente negata. Le pressioni non fermeranno il nostro lavoro, anzi ci convincono ancora di più del fatto di aver intrapreso la strada giusta.

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Usa, italiano sequestrato e torturato a New York, indagati anche due poliziotti

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(Adnkronos) – Ci sono anche due poliziotti indagati nel caso del 28enne italiano Michael Valentino Teofrasto Carturan, sequestrato e torturato a New York per oltre due settimane con l'obiettivo di ottenere le password per accedere al suo conto in bitcoin. Lo scrive il New York Post citando proprie fonti ben informate a condizione di anonimato.  
Uno dei due poliziotti indagati, si legge, ha prelevato Carturan all'aeroporto e lo ha portato all'appartamento di John Woeltz e William Duplessie a Prince Street, nel quartiere di Soho, lo scorso 6 maggio. Il poliziotto, che quel giorno era fuori servizio, secondo il New York Post faceva parte della sicurezza del sindaco di New York Eric Adams. Secondo altre fonti citate dal giornale, anche un secondo agente della polizia di New York stava collaborando con i "crypto bros" in modo non autorizzato. Kayla Mamelak Altus, portavoce di Adams, ha dichiarato che l'ufficio del sindaco è "turbato" per le accuse rivolte agli agenti. "Ogni dipendente comunale è tenuto a rispettare la legge, compresi i nostri agenti, sia in servizio sia fuori servizio. Siamo turbati da queste accuse e non appena ne siamo venuti a conoscenza abbiamo modificato, riducendoli, gli incarichi e i turni degli agenti. L'indagine è in corso", ha dichiarato in una nota l'ufficio di Adams. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Dl sicurezza, manifestazione a Roma: “Siamo 150mila, questo decreto lo smontiamo”

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(Adnkronos) – “Siamo 150mila a Roma e al governo Meloni facciamo una promessa, questo decreto sicurezza ve lo smontiamo”. Lo annunciano dai megafoni gli organizzatori del corteo a Roma contro il dl sicurezza.  Un corteo "contro un governo autoritario, siamo migliaia, una marea di vita, di umanità, il nostro obiettivo è mandarvi a casa. Alla repressione del governo Meloni noi rispondiamo con la partecipazione. Ma vi assicuriamo una cosa: non finisce qui. È una promessa”, dicono gli organizzatori dal camion alla testa del lungo corteo.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Ia, Fonarcom: “Sostenere le piccole imprese su opportunità”

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(Adnkronos) – Un confronto a più voci sui rischi e sulle opportunità dell’AI nei contesti lavorativi, con un’attenzione particolare alle nuove normative europee e nazionali di prossima entrata in vigore e alle implicazioni etiche connesse all’uso dell’intelligenza artificiale nel posto di lavoro. Questo il tema al centro dell'evento 'La sanzione etica – Trasparenza, rischi e soluzioni dei nuovi divieti in tema di Ai', organizzato e promosso dal fondo interprofessionale Fonarcom, nell'ambito del Festival del lavoro in corso ai Magazzini del Cotone a Genova.  Per il presidente di Fonarcom e Cifa, Andrea Cafà, "le aziende non è che siano tutte pronte, perché noi abbiamo un tessuto produttivo molto particolare, abbiamo le grandi imprese che già sono sulla buona strada, le piccole imprese hanno bisogno di essere accompagnate, a partire da quelle che sono le attività di alfabetizzazione sull'intelligenza artificiale". "Noi come parti sociali, essendo soci fondatori di Epar, il nostro ente bilaterale, dal prossimo mese offriremo gratuitamente questa formazione ai dipendenti delle aziende aderenti, in modo tale che a costo zero potranno avere questo privilegio di conoscere cosa sia l'intelligenza artificiale e come va usata all'interno delle aziende in maniera consapevole e responsabile. In più, nel recente accordo interconfederale abbiamo dato vita all'osservatorio sull'intelligenza artificiale, un osservatorio che proverà a misurare l'impatto dell'intelligenza artificiale, come entra in azienda e come viene accolta dai lavoratori e dagli imprenditori", ha sottolineato.  E per Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal, "oggi abbiamo voluto ribadire alcuni punti essenziali per il sindacato a fronte delle opportunità e delle sfide che ci pone l'era della digitalizzazione avanzata, quelle che noi chiamiamo intelligenza artificiale". "Primo che l'introduzione dell'intelligenza artificiale nei processi produttivi avvenga nel rispetto delle normative europee e nel rispetto delle normative che riguardano la considerazione delle persone. Ovviamente a fronte di questo il sindacato è impegnato attraverso anche le sue articolazioni, i fondi interprofessionali e i fondi bilaterali a promuovere la consapevolezza dei lavoratori, a fronte sia delle nuove competenze sia anche della consapevolezza con la quale devono affrontare queste sfide attraverso opportune iniziative di formazione", ha continuato.  "Però ritengo che comunque il sindacato -ha continuato- debba presidiare, debba rivendicare il mantenimento di quella che è la relazione umana, una relazione che dovrà basarsi su tre principi, la consapevolezza, in modo che tutti i lavoratori siano consapevoli, la condivisione delle scelte che si vanno a fare e il coinvolgimento nell'implementazione e nella realizzazione di queste decisioni", ha concluso.  "Io ho analizzato -ha detto Tiziana Orrù, presidente terza sezione lavoro del Tribunale di Roma- i profili etici del regolamento comunitario che sono oggetto di questo evento, di questo festival, da un punto di vista normativo e con riferimento soprattutto a tutte le norme contenute nell'Ia-Act che riguardano la sorveglianza umana, che è un aspetto molto importante e che istituisce anche delle figure professionali specifiche in alcune norme, tra cui la più importante è l'articolo 14 dell'Ia-Act che prevede una figura che ha delle competenze interdisciplinari alla quale sono attribuiti dei poteri enormi per far rispettare da parte degli utilizzatori e da parte dei costruttori di sistemi di intelligenza artificiale i principi fondamentali garantiti dall'ordinamento europeo del rispetto della persona umana e dei diritti fondamentali", ha concluso.  E per Giuseppe Tango, giudice del lavoro del Tribunale di Palermo, "il diritto del lavoro è destinato ad inseguire il cambiamento organizzativo che si situa a valle a sua volta del progresso tecnologico. Ebbene l'intelligenza artificiale non ha costituito una deviazione da questo consolidato paradigma. In un brevissimo lasso di tempo l'intelligenza artificiale si è anzi imposta come strumento utilizzato trasversalmente e non solo nel laboratorio delle piattaforme digitali ma anche nelle tradizionali lavorazioni classiche", ha sottolineato.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Giro d’Italia, oggi la 19esima tappa: orario, percorso e dove vederla

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(Adnkronos) – Il Giro d'Italia torna con la diciannovesima tappa. Oggi, venerdì 30 maggio, la Corsa Rosa affronta la sua terzultima frazione: 166 chilometri, da Biella a Champoluc, in Valle d'Aosta. Una tappa da uomini di classifica, che potrebbe anche cambiare la classifica generale. Al momento, la maglia rosa è sempre il messicano Isaac Del Toro. La tappa numero 19 del Giro d'Italia domani parte da Biella, città piemontese ai piedi delle Alpi Biellesi, e arriva dopo 166 chilometri a Champoluc, una frazione di Ayas, nell'alta val d'Ayas, in Valle d'Aosta. La tappa è la prima delle due tappe alpine prima della fine del Giro, in cui gli uomini di classifica proveranno a mettere in difficoltà il leader della corsa, Isaac Del Toro. Tappa alpina fatta di sole salite e discese. Dopo 4 km la salita a Croce Serra con il primo Gran premio della montagna, di livello 3, per poi entrare nella valle della Dora Baltea. Breve falsopiano fino a Verrès e poi tre lunghe salite da circa 15 km ciascuna senza respiro fra loro. Prima di scalare il Col Tzecore (con lunghi tratti oltre il 12% negli ultimi 4000 metri) c'è un traguardo volante a Pont-Saint-Martin mentre sul Col Tzecore un Gpm di primo livello. Poi si scalano il Col de St.Pantaléon, con Gpm di primo livello, e il Col de Joux, in cui c'è un altro Gpm di primo livello. Terminata la discesa su Brusson, inizia l'ultima parte con il passaggio da Antagnod (pendenze fino all'11%), in cui c'è un Gpm di secondo livello, che termina a 5 km dall'arrivo. Dopo Antagnod inizia la discesa, dapprima blanda fino ai 3000 metri dove la pendenza aumenta, per terminare con alcuni tornanti all'ultimo chilometro in centro a Champoluc. All’ultimo chilometro inizia un tratto in lastricato che termina a 400 m dall’arrivo, tutto in leggera ascesa. Retta finale di 80 m su asfalto larghezza 7 m. A Sain Vincent presente un traguardo volante, come a Chatillon.  La 19esima tappa del Giro d'Italia 2025 partirà alle 12.20, con l'arrivo che dovrebbe essere intorno alle 17.15. La diretta tv in chiaro dell’edizione numero 108 della Corsa Rosa sarà a cura di Rai Sport e Rai 2 (streaming gratuito su RaiPlay), mentre la diretta tv in abbonamento sarà fruibile su Eurosport 1. Lo streaming in abbonamento sarà disponibile su Discovery+, Sky Go, Now e Dazn. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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