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Dalle difficoltà negli spostamenti a Roma, ai musei di Torino, fino al rinnovamento del posizionamento delle città del sud, grazie a strategie di marketing, migliorando il ranking in media del 70%. +30% gli arrivi dall’estero. Strumenti e prospettive del turismo che saranno affrontati in un ciclo di incontri, che a giugno toccherà Puglia e Sardegna. Che internet giochi un ruolo determinante nel settore turistico, dalla scelta della destinazione, fino alla prenotazione dell’albergo e delle attività, è del resto cosa ormai nota. 

Le cinque città italiane più digitate

Ma cosa cercano i turisti digitali in rete? È questa la domanda che si sono posti SEMrush, piattaforma SaaS per la gestione della visibilità online, che monitora attualmente oltre 140 paesi, e Marketing01, specializzata in strategie di web marketing e campagne di posizionamento seo e sem. Secondo gli ultimi dati SEMrush, le 5 città italiane più “ricercate” in rete sono, in ordine, Milano, Napoli, Roma, Firenze e Bologna, spesso digitate in relazione a frasi come “cosa vedere”, “cosa fare”, “viaggio” o “vacanza”. Città ricche di arte, capoluoghi di Regione e tra le più importanti d’Italia, non stupisce, dunque, trovarle ai vertici della classifica.

Roma, vanno per la maggiore le soluzioni per spostarsi in città, ma anche quelle che permettono di aggirare i problemi

Un’analisi più approfondita delle parole chiave cercate, però, può dare un’idea più approfondita della reputazione delle città e delle esigenze e aspettative nei confronti di questi luoghi. Per quanto riguarda Roma, ad esempio, gli utenti sembrano essere più interessati a capire come spostarsi nella città. Nella classifica delle ricerche correlate alla città, troviamo in sesta posizione (terza se si escludono quelle a tema sportivo) la ricerca “muoversi a Roma”. Scendendo di qualche gradino, si incontra “blocco auto Roma”, “taxi Roma”, “traffico Roma” e “blocco traffico Roma”, l’ultima delle quali precede di una quindicina di posizioni la prima ricerca a carattere turistico “cosa vedere a Roma”.

A Milano va forte il tempo libero, a Torino cultura e sport

La mobilità sembra essere uno dei principali argomenti per quanto riguarda le grandi metropoli, piazzandosi tra le prime posizioni anche per quanto riguarda Milano, con “metro Milano” al quarto posto. Qui, però, nella classifica delle prime venti si inseriscono anche ricerche legate al tempo libero, come “cinema Milano”, “Duomo Milano” e “Navigli Milano”, quartiere che rappresenta il cuore del divertimento locale. A Torino, invece, è la cultura, a pari merito con lo sport, a dominare le ricerche. Tra le parole più digitate in relazione alla città “cinema Torino” e “museo egizio Torino”, secondo per estensione e collezione solo a quello de Il Cario. La struttura, che ha riaperto qualche anno fa con una veste rinnovata, ha avviato una strategia di comunicazione in grado di suscitare forte interesse nel pubblico. 

Risorge un Sud che non ha bisogno di presentazioni

Quanto alle regioni del Sud e la Grandi Isole, fino a qualche anno fa, non erano molte le ricerche che ne vedevano protagoniste la città, né i contenuti prodotti da enti o imprenditori del turismo. Questo perché si tratta di località che vantano un patrimonio culturale e naturalistico di incredibile bellezza, che non ha bisogno di presentazioni. Del resto, i post condivisi dai turisti sui social, con geolocalizzazione in queste regioni, si sono mantenuti su numeri positivi. Un atteggiamento, però, che negli ultimi anni è stato abbandonato, preferendo strategie che puntano a un ulteriore sviluppo del territorio e a raggiungere un bacino di utenti sempre maggiore, con un conseguente miglioramento del posizionamento online. 

La sfida del Meridione rimane però quella di destagionalizzare il turismo

A rilevare il cambio di passo è Marketing01, secondo cui grazie all’avvio di numerose campagne mirate, il Mezzogiorno ha visto migliorare il proprio ranking sul web di circa il 70%. Ma non è tutto. L’analisi delle strategie di comunicazione avviate negli ultimi 12 mesi, mostra una serie di attività che mirano a destagionalizzare il turismo, estendendolo a tutto l’anno, e non legandolo più soltanto alla stagione estiva e all’offerta mare. Un trend che l’azienda ha potuto constatare non soltanto dall’analisi della rete, ma anche grazie ad un ciclo di incontri itineranti sul tema degli strumenti di web marketing applicabili al turismo, che nell’ultimo anno ha toccato molte regioni italiane, da nord a sud, permettendo al Presidente della società, Paolo Bomparola di dialogare con migliaia di imprenditori del comparto turistico in ogni città. 

Tra arte, trekking, natura e tour enogastronomici

Tour enogastronomici, vacanze all’insegna del trekking e della natura, o alla scoperta dell’arte locale. Questi alcuni dei focus più diffusi, che hanno fatto crescere l’indotto turistico complessivamente di circa il 45%, e portando gli arrivi dall’estero ad un +30%, grazie alla realizzazione di attività multilingue. Tra i paesi esteri verso cui sono state avviate campagne di comunicazione, troviamo al primo posto la Russia, soprattutto per quanto riguarda la Sardegna (73% dei siti presi in esame), che ha deciso di massimizzare gli effetti positivi della nascita del volo diretto Olbia-San Pietroburgo. Per quanto riguarda gli arrivi oltre i confini nazionali, incide in modo considerevole anche il turismo legato allo shopping, che ogni anno attira turisti principalmente da Russia, Emirati Arabi, USA e Germania. 

Gli appuntamenti tra Puglia e Sardegna

Questo dimostra come, promuovendo un’impresa locale, si stia di fatto promuovendo anche la città in cui si trova. Sempre più persone, decidono di visitare di persona le boutiques e le botteghe da cui acquistano online. L’utilizzo di messaggi sempre più persuasivi e l’attuazione di campagne multilingua aumentate in media del 58%, si sono, quindi, tradotte in maggiori flussi turistici. Il ciclo di incontri di Marketing01, prosegue nel mese di giugno con altri quattro appuntamenti tra Puglia e Sardegna. (comunicato stampa).

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Diplomifici, parte l’indagine ispettiva del MIM. Reclutati 146 ispettori

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Diplomifici, parte l'indagine ispettiva del MIM. Reclutati 146 ispettori | Rec News dir. Zaira Bartucca
Comunicato stampa

In merito all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici” dal titolo «Maturità: boom dei diplomi facili», il Ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una indagine ispettiva. Nel frattempo, sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). “Sotto il profilo normativo – fa sapere il MIM – verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici”.

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Concorsi pubblici, il 15% dei posti disponibili va per decreto ai volontari del Servizio Civile

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Concorsi pubblici, il 15% dei posti disponibili va per decreto ai volontari del Servizio Civile | Rec News dir. Zaira Bartucca

Secondo quanto previsto dal Decreto Legge sulla Pubblica amministrazione, il 15% dei posti disponibili nei concorsi pubblici sarà riservato ai volontari del Servizio Civile. La riserva si aggiunge a quelle, già presenti, previste dalla Legge 68 del 1999, dal DPR 3 del 1957 e dal Decreto Legislativo 165 del 2001. Le quote riservate dal governo a questa particolare categoria riguarderanno tutte le amministrazioni dello Stato, cioè gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado, le aziende e le amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, enti come Regioni Province, Comuni e Comunità montane. Ancora, le istituzioni universitarie, le Camere di Commercio, Artigianato e Agricoltura e le associazioni a esse collegate, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale.

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    Radio Roma compie 48 anni

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    Radio Roma compie 48 anni | Rec News dir. Zaira Bartucca
    Comunicato stampa

    Radio Roma spegne 48 candeline e in vista del primo mezzo secolo di vita anticipa le prossime novità che completeranno il processo di evoluzione della storica emittente della Capitale nel primo brand multimediale del Lazio: oltre alla radio in Fm, nata il 16 giugno 1975 e protagonista da marzo 2021 di una “nuova ripartenza”, negli ultimi mesi sono stati lanciati tre nuovi canali televisivi e il sito di informazione www.radioroma.it, che funge da vetrina editoriale del gruppo, oltre ad essere un vero e proprio quotidiano online sempre aggiornato con l’attualità regionale e nazionale.

    Un processo di rilancio editoriale che è passato attraverso uno sviluppo digital del network e dei contenuti con ingenti investimenti per l’ottimizzazione delle frequenze su scala regionale, il restyling degli studi e del centro di produzione radiotelevisivo, un importante potenziamento degli organici in ambito tecnico e redazionale che oggi conta 50 dipendenti e ulteriori collaboratori, ed una serie di sinergie con partner di assoluto rilievo.

    Intrattenimento e informazione sono le colonne fondanti dell’offerta editoriale del network che, attraverso la logica della piattaforma cross-mediale, consente di raggiungere una quota di pubblico cospicua, ma già profilata per target e piattaforme differenziati: quasi 200mila ascoltatori giornalieri tra i molteplici canali e piattaforme, un polo multimediale fruibile ovunque, grazie ad un network di siti web che supera i 5 milioni di utenti unici con oltre 100 notizie di attualità prodotte ogni giorno dalla redazione sul sito e indicizzate su Roma e il Lazio. Circa 700mila i “followers” tra i vari profili e pagine social, app e tecnologia HBBTV che diffondono tutti i canali, le repliche dei programmi e i diversi contenuti su tutte le principali piattaforme di streaming e podcast.

    Nello specifico il network è oggi così composto: Radio Roma, emittente di infotainment in onda su FM e DAB in tutto il Lazio, che trasmette i grandi successi del presente e del passato; Radio Roma Television, al canale 14 nella Regione Lazio, una “all news” di programmi televisivi tematici e talk show di approfondimento giornalistico dedicati all’informazione quotidiana locale su tutta l’area metropolitana di Roma e della Regione Lazio; Radio Roma Tv, in onda sull’Lcn 15 del digitale terrestre in tutto il territorio regionale dedicato agli amanti dell’intrattenimento e dell’infotainment,in cui si mixano videoclip musicali, interventi legati al racconto dell’attualità del territorio, e interviste ai personaggi del mondo dello spettacolo più amati dal grande pubblico.

    Una forma di intrattenimento che, unita alla trasmissione delle classiche news con notiziari nazionali e locali, garantisce allo spettatore la giusta compagnia dove spettacolo e informazione scandiscono l’intera giornata attraverso palinsesti e contenuti totalmente autoprodotti. Novità di giugno 2023 è la nascita di Radio Roma Network, emittente nazionale in onda con tecnologia BBTV (jump) al canale 222 del digitale terrestre, che racchiude il meglio di tutti i contenuti che il network produce.

    La squadra di conduttori e giornalisti assicura una produzione in onda h24, 7 giorni su 7. Nel team ricordiamo: Claudio Micalizio (Extra), Elisa Mariani (Non Solo Roma), Andrea Bozzi (Roma di Sera), Matteo Demicheli (A Viso Scoperto), Max Tamanti (Disco Volante), Alessandra Paparelli (Roma Magazine), Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti (Social Trend), Maurizio Martinelli (A Casa di Amici), Ovidio Martucci (Obiettivo Sport), Rush (Breaking Bad), Danilo Brugia e Paciullo (Show Time), Eleonora Pezzella (Kiss & Go), Francesco Foderà (Connection), Lele Sarallo e Lory (Drive Time), Marco Rollo e Andrea Candelaresi (Cattivissimo), iVanale (Genio e Più Genio), Henry Pass (Roma Party), Lucas Dj, Tony Cortese (Radio Roma By Night), Gabriele Silvestri, Daniele Silvestri, Giacomo Chiuchiolo, Silvia Corsi, Elena Gianturco, e tanti altri.

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    Giovani, società e istituzioni, “ecco perché il servizio civile è importante”

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    Giovani, società e istituzioni, "ecco perché il servizio civile è importante" | Rec News dir. Zaira Bartucca
    Comunicato stampa

    “Il Servizio Civile Universale è l’unico Istituto della nostra Repubblica che assolve alla funzione di educare i giovani alla cittadinanza, ne accresce il senso civico e contribuisce, in questo modo, alla costruzione di una società più equa e solidale”. È quanto afferma il Presidente del Forum Nazionale del Servizio Civile, Enrico Maria Borrelli, in occasione della Festa della Repubblica. Nella ricorrenza del 2 giugno il Forum Nazionale del Servizio Civile ribadisce l’importanza cruciale del coinvolgimento dei giovani nella vita delle istituzioni e nella difesa della Patria, per costruire una rinnovata alleanza necessaria ad affrontare le crisi del nostro tempo. Il FNSC sottolinea, inoltre, il valore del Servizio Civile Universale quale strumento fondamentale per l’educazione e la formazione delle nuove generazioni.

    “È un’esperienza continua Borrelli  che permette ai giovani di vivere in modo concreto l’impegno sociale e comunitario, al fianco delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni no-profit, contribuendo al benessere della nostra società e alla formazione individuale. Non di meno, rappresenta un’ottima opportunità per i giovani di acquisire conoscenze e competenze preziose per il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro. Nel giorno in cui si festeggia la Repubblica, un riconoscimento particolare desideriamo darlo proprio al mondo del Servizio Civile, a partire dalle ragazze e dai ragazzi che vi partecipano, alle donne e agli uomini, ai volontari e ai professionisti, agli enti pubblici e alle organizzazioni di terzo settore, che fanno di questo Istituto una politica italiana ammirata e presa a modello in tutta Europa”.

    Intanto nei giorni scorsi il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale ha reso noti i dati relativi ai programmi e ai progetti presentati dagli enti per il 2023: un totale di 622 programmi sviluppati in 3.515 progetti, per una richiesta di 83.538 operatori volontari. Tra questi, 33 sono programmi di servizio civile da svolgersi all’estero, costituiti da 191 progetti per un totale di 1.339 operatori volontari. 392 programmi (che coinvolgono 58.666 volontari) provengono dagli enti iscritti alla sezione nazionale dell’Albo di servizio civile universale; mentre 230 programmi (che coinvolgono 24.872 volontari) sono stati presentati dagli enti iscritti alle sezioni regionali e alle province autonome di Trento e Bolzano.

    “I dati diffusi dal Dipartimento certificano spiega il Presidente del Forum la straordinaria vitalità dell’Istituto, che ha da poco compiuto 50 anni di storia. Attraverso il Servizio Civile Universale lo Stato coinvolge ogni anno decine di migliaia di giovani e condivide con loro la responsabilità di attuare le politiche di inclusione, quelle ambientali e di sviluppo sostenibile, di educazione e di promozione sociale e sportiva, di tutela del patrimonio storico-artistico-monumentale, di turismo e agricoltura sociale”.“Come FNSC, continueremo ad agire nella direzione intrapresa, promuovendo il Servizio Civile Universale non soltanto come strumento fondamentale per l’educazione civica e la crescita personale dei giovani, per il benessere della nostra società e per la difesa della nostra Patria, ma affinché, dopo 50 anni, diventi finalmente una politica strutturale del nostro ordinamento. Con questo auspicio  conclude Borrelli – e con questo impegno, come Forum Nazionale per il Servizio Civile auguriamo a tutto questo mondo una buona Festa della Repubblica”.

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